Studiamo il Family Office ed analizziamo i principali aspetti che presenta questo servizio di soluzioni integrate per il patrimonio familiare e aziendale.


Caratteristiche e obiettivi


È difficile fornire una definizione chiara e unica in merito ai Family Office in quanto, anche nella stessa bibliografia internazionale dedicata a queste realtà del settore finanziario, non viene riportata una descrizione sola del termine che riesca a racchiudere le diverse tipologie, servizi offerti o veicoli utilizzati dai diversi soggetti attualmente operativi.

Si può osservare però che il Family Office offre, nella maggior parte di casi, delle soluzioni “integrate” per affrontare le tematiche legate al patrimonio globale del cliente, sia in ottica personale che aziendale, partendo dalle attività liquide fino a giungere agli investimenti illiquidi (real estate, direct investment, private equity etc.).

I valori su cui si basa il rapporto con il cliente devono risultare quindi molteplici, molto profondi e fondati sulla discrezione e la riservatezza, oltre all'elevata competenza necessaria per lo svolgimento di ogni aspetto di questa delicata attività.

I servizi infatti variano dalla consulenza alla pianificazione, dalla protezione degli asset familiari e societari alle attività legate al passaggio generazionale. Si può arrivare anche a prestazioni di tipo fiscale e legale, passando anche dall'art advisory e alle attività benefiche.

Gli obiettivi appaiono invece più evidenti e definiti e la tutela del patrimonio, la sua crescita nel tempo, mantenendo il controllo della gestione del rischio, sembrano i target dominanti.

Vediamo adesso quali sono le tipologie di Family Office presenti sul mercato e i veicoli di cui si servono per operare.


La tipologie di Family office


I Family Office sono molto eterogenei tra loro, in termini di struttura, attività e processi, ma si possono classificare comunque in base alla tipologia di cliente al quale si rivolgono e al veicolo utilizzato per l'erogazione delle soluzioni.

Nel primo caso possiamo dividere queste realtà in tre categoria:

  • I single family office che si rivolgono ad un sola famiglia di riferimento con un rilevante patrimonio complessivo;
  • I multi family office, che invece si indirizzano a più famiglie con patrimoni elevati;
  • Infine il multi client family office. Sono realtà professionali in grado offrire un servizio dedicato e multidisciplinare a diverse famiglie del segmento HNWI ovvero ad alto patrimonio netto.

In questa panoramica generale poi possiamo anche classificare le differenti tipologie di family office in base al veicolo di cui si servono per erogare il servizio:

  • Fiduciaria
  • Società di intermediazione mobiliare
  • Società di gestione del risparmio dedicata
  • Sicav estera autorizzata

Le realtà che hanno optato per la SIM o la SGR dedicata offrono al cliente soluzioni di tipo finanziario, permettendogli di accedere al mercato in modo diretto e senza l'intermediazione di un broker.

Non essendoci una normativa approfondita sul tema, i servizi offerti dai Family Office possono essere comunque forniti anche dagli studi professionali, come avvocati e commercialisti che possono sviluppare delle consulenze di tipo fiscale, societario e legale per poi confrontarsi ed interfacciarsi con gli operatori istituzionali (banche, sim o Sgr) per la parte finanziaria, e completare così le competenze offerte.


La trasformazione dei Family Office nel 2021


Dal Family Office Survey 2020 condotto da PWC su 36 tra le più conosciute realtà del settore italiane e svizzere, in questo delicato periodo economico, contraddistinto dalla crisi sanitaria di Covid19 e dalla conseguente incertezza ed aumento di volatilità sul mercato, si evince la trasformazione e l'evoluzione di questo eco-sistema.

Tra gli intervistati il 56% appartiene alla categoria del Multi family Office, mentre il restante 44% sono Family Office puri o Single Family Office. Il 70% circa dei primi gestisce un AUM totale – asset under management – superiore ai 250 milioni di euro e il 30% superiori ad 1 miliardo. Tra i Single Family Office invece l'AUM è compreso tra un minimo di 50 ed un massimo di 100 milioni di euro. Circa la metà del patrimonio delle famiglie che vengono seguite da queste realtà provengono in particolare dal settore industriale e manifatturiero.

Da quanto emerge nella ricerca, questi ultimi anni di cambiamento, hanno condotto i Family Office a delle profonde riflessioni sull'allocazione del patrimonio della propria clientela, rinunciando sempre più spesso all'aspetto della liquidabilità di un asset a favore di maggiori rendimenti e alla propensione verso attività meno tradizionali. Inoltre sembra che la sostenibilità e la filantropia siano alcune tra le sfide future. Infatti circa la metà degli intervistati dichiara di aver intrapreso una politica di investimento seguendo criteri ESG, il 33% intende farlo e solo il 19% non ritiene di intraprendere questo percorso.

Ad aggiungersi a queste evidenze possiamo analizzare anche altri dati che scaturiscono dallo studio sui Family Office in Italia condotto dalla School of Management del Politecnico di Milano e dal Centro per il Family Business Management della Libera Università di Bolzano.

A ottobre 2020 i Family Office attivi in Italia erano 158, ovvero 8 in più rispetto all'anno precedente. Di questi circa 24 si possono definire di origine bancaria, in parte tramite fiduciarie controllate, 78 sotto forma di società di investimento mobiliare o società di consulenza finanziaria, ed infine 56 i single o multi family office di famiglie imprenditoriali.

Si evidenziata quindi un'espansione ed un interesse sempre maggiore per queste realtà, oltre alla nascita di un'esigenza di concentrazione tra i protagonisti del mercato tramite aggregazione e fusioni o trasformazioni di struttura, per venire incontro alle necessità del cliente.

In quest'ottica, tra i temi legati agli investimenti anche questa ricerca evidenzia, oltre agli strumenti tradizionali, utilizzati per la tutela e la crescita del patrimonio finanziario, anche un interesse particolare verso gli aspetti sociali e di impatto ambientale, da aggiungersi ai focus sugli investimenti diretti in aziende e start up innovative.

La crisi sanitaria sembra aver impattato in modo importante sulle scelte e la digital transformation sembra avere assunto un ruolo dominante tra i topic del momento. In Europa infatti nel 2020 si registra un crescita del 19,9% degli investimenti dei Family Office, rispetto all'anno precedente, in aziende innovative, dal fintech all'intelligenza artificiale passando dal mondo dell'ecommerce, senza comunque tralasciare anche settori più tradizionali.

In Italia invece il Club Deal rimane una delle forme più utilizzate per la diversificazione. Un modo per poter accedere ad investimenti in quote di capitale di aziende importanti attraverso operazioni di Private Equity.