Studiamo le caratteristiche di uno strumento in forte ascesa nel contesto finanziario attuale e che rappresenta un'ulteriore opportunità nella diversificazione di portafoglio.
I Certificates sono strumenti finanziari strutturati che permettono di investire su diverse tipologie di mercati e sono caratterizzati da una semplice replica passiva di un sottostante o da molteplici varietà di strutture, più o meno complesse finalizzate all'elaborazione delle strategie di investimento. Sono inoltre strumenti cartolarizzati, un aspetto che permette di trasformare contratti per natura non trasferibili in prodotti liquidi e negoziabili.
Un certificato rappresenta un prodotto molto flessibile grazie alla sua costruzione. Questo gli permette di soddisfare diverse strategie di investimento. Sono infatti molteplici le soluzioni disponibili e il numero di prodotti che permettono all'investitore una diversificazione di portafoglio anche tramite soluzioni articolate, atte a rispondere ad ogni necessità e obiettivo.
In Italia i certificati sono quotati sul mercato SeDex e EuroTLX e le operazioni di compravendita avvengono in modo semplice come per le azioni e tramite anche minimi importi, come per altri strumenti negoziati (es: Etf – exchange traded fund). Questo consente ad ogni categoria di investitore di accedere al mercato con strumenti strutturati e complessi.
L'aspetto più importante di questi prodotti, per poterli utilizzare al meglio delle loro potenzialità e scegliere lo strumento più idoneo alle proprie esigenze, è comprendere bene i meccanismi di funzionamento e la struttura.
La classificazione dei Certificates
Come detto in precedenza, i certificati sono molteplici e sono numerose le opportunità che offrono. Analizziamo le possibili macro classificazioni, le caratteristiche che li distinguono e le varianti insite nei prodotti.
I certificates si possono suddividere in due modalità differenti, o attraverso il grado di tutela dell'investimento e la protezione del capitale oppure tramite la presenza o meno della leva finanziaria: certificati a leva o investment certificates.
Nel primo caso possiamo aggregarli in quattro tipologie:
- Certificati a capitale protetto
In questo caso lo strumento garantisce la tutela del risparmio investito al verificarsi di determinate condizioni. Tra questi si possono evidenziare: gli equity protection, gli express protection, i digitali, i butterfly e i double win. - Certificati a capitale condizionatamente protetto
Questa tipologia di certificate offrono la garanzia del capitale investito in fase iniziale solo se non si verifica un predefinito evento a livello contrattuale. Tra questi si evidenziano: i Cash Collect, gli Airbag (Low Strike), Express, Bonus, Outperformance Condizionatamente Protetti e Twin Win. - Certificati a capitale non protetto
I certificates a capitale non protetto non concedono invece garanzie in termini di restituzione del capitale a scadenza, sono infatti prodotti molto semplici che replicano l'andamento del sottostante e si dividono in Benchmark, Discount e Outperformance. - Certificati a leva
Come per tutti i prodotti che includono la leva finanziaria i certificati a leva possono amplificare le variazioni del sottostante, con conseguente aumento delle perdite e dei profitti. Questi infatti permettono all'investitore di partecipare alle variazioni dell'asset, in modo long o short, impiegando solo una parte del capitale necessario. Il rischio implicito di una maggiore esposizione si collega direttamente al concetto di volatilità e direzionalità dell'attività replicata.
Le principali caratteristiche che compongono un Certificate
I certificates, oltre ai diversi gradi protezione del capitale e alla presenza o meno della leva finanziaria, offrono all'interno della struttura, diverse caratteristiche associabili allo strumento. Queste generano maggiore complessità di comprensione da parte dell'investitore tradizionale, ma molte opportunità in termini di strategie di investimento, una volta compresi completamente i meccanismi.
Queste caratteristiche possono essere classificate nel modo seguente:
- Standard: costituisce la tipologia spesso più negoziata;
- Short: permette di sfruttare i cali e le discese dell'attività sottostante;
- Protection: offre la protezione del capitale;
- Autocallable: prevede il rimborso anticipato nel caso accadano delle condizioni prefissate nel prospetto;
- Coupon: È previsto nella struttura dello strumento la distribuzione di proventi nel corso della vita del prodotto nel caso si avverino alcune condizioni (ad es. distribuzione di utile se i sottostanti sono sopra barriera)
- Booster: presentano una partecipazione superiore a quella originale nel caso il prezzo dell'attività sottostante raggiunga certi livelli;
- Cliquet: si distinguono dall'esistenza di opzioni che si attivano nel momento in cui il sottostante arriva a toccare determinati touchpoint in alcune date prefissate di controllo dello strumento.
- Digital: prevede bonus condizionati al superamento da parte del sottostante di un predeterminata barriera, la cui entità è predefinita all'emissione;
- Worst of: si distingue dall'essere costituito da differenti asset sottostanti. La performance sarà correlata al movimento dell'attività con il rendimento minore;
- Media: la performance per il calcolo delle barriere coupon e capitale viene elaborata sulla base di una media equiponderata dei sottostanti, mitigando così il rischio di uno o più sottostanti negativi.
- Best of: si distingue dall'essere costituito da differenti asset sottostanti. La performance sarà correlata al movimento dell'attività con il rendimento maggiore;
- Rebound: determina l'attivazione di opzioni nel caso in cui il sottostante arrivi ad una definita barriera;
- Double chance: sono certificati che offrono la distribuzione di ricavi anche se l'asset sottostante è inferiore al prezzo strike, ma solo se la protezione condizionata si presenta ancora attiva;
Infine esistono certificati che prevedono un “tetto” o Cap ai possibili guadagni, oppure propongono la difesa dalle variazioni dell'esposizione valutaria del sottostante. Queste tipologie vengono denominate Quanto.
I vantaggi dei certificati
Questi strumenti, come descritto in precedenza, presentano delle strutture complesse che offrono l'occasione di costruire diverse strategie di investimento. Questo però non è l'unico vantaggio da considerare.
I certificates possono avere come sottostanti una ampia gamma di asset class facilitando così la diversificazione del portafoglio dell'investitore. Nel caso invece di certificati che prevedono un basket di riferimento, questa opportunità agisce anche all'interno dello strumento (principalmente nel caso della tipologia Media).
Sono inoltre strumenti quotati su mercati regolamentati e agevolmente acquistabili, con lo stesso meccanismo previsto per le azioni e la presenza del market maker determina la facile liquidabilità dello strumento grazie alla possibilità di avere sempre una controparte.
La tassazione infine, identifica i redditi derivanti dalla vendita o rimborso del certificato come “redditi diversi”, quindi compensabili con eventuali minusvalenze pregresse. Il vantaggio del trattamento fiscale si evidenzia inoltre nella considerazione degli eventuali Coupon erogati, che rientrano anch'essi nella medesima categoria grazie all'effetto aleatorio dello stacco, con la possibilità quindi di beneficiare ulteriormente della compensazione: questa interpretazione fiscale tuttavia non è valida per tutti gli intermediari. Infatti per alcuni i coupon vengono imputati come plusvalenza da redditi diversi nel mese di accredito, per altri invece riduce il prezzo di carico, posticipando così la tassazione alla scadenza o alla vendita del certificato.